lunedì 16 settembre 2013

Galà d’apertura di Anime di Carta alla Locanda Blues lo scorso 12 settembre


Cattivi Propositi, Eneide, Unconditional Reflex e Le Maschere:un piccolo assaggio del meglio della musica di qualità espressa la passata edizione nella serata d’apertura. Martedì 17 settembre si entra nel vivo con l’inizio delle gare ad eliminazione

Report:Daniele Crescenzi
Foto: Fabio Spagnoletto

Daniela Versino dei Cattivi Propositi
Tante sorprese nel primo appuntamento con Anime di Carta edizione 2013-2014. In questa prima serata alla Locanda Blues, il 12 settembre, presentati da Emanuela Petroni, instancabile ideatrice ed organizzatrice di questo contest, si esibiscono i gruppi che meglio hanno figurato nella passata edizione: Cattivi Propositi, Le Maschere, Unconditional Reflex ed Eneide. Per gli Eneide è stata una grande occasione per presentarsi al pubblico in una veste tutta nuova: il gruppo nasce come tribute band del Litfiba, un po’ di tempo fa ma adesso ha deciso di dare un taglio al passato e proporsi come band di musica originale. Sono stati presentati alcuni brani originali da Lorenzo Caccianini e soci come “Nero” e “Il Clown”, che vede una spettacolare performance, tutta da godere dell’originalissimo Daniele Leotta, il bassista del gruppo, veramente notevole nelle sue esibizioni dal vivo, sia nel modo di suonare che nel modo di porsi sul palco. Nel brano, annoverante una lunga introduzione parlata, Daniele Leotta mette in mostra doti niente male di attore di prosa, con un lungo soliloquio interpretato alla maniera Moliére. Lo stile del gruppo ricalca le orme compositive dei Litfiba che per anni hanno proposto come tribute band: suono new wave oscuro e ipnotico, un vero progressive all’italiana, quello stile che fece grandi i Litfiba soprattutto negli anni della “Trilogia del Potere”(1985-1989). Da quell’epoca gli Eneide estrapolano l’unico brano dei Litfiba, della serata, in coda alla loro esibizione: si tratta di “Tziganata”(dall’album “Desaparecido”del 1985), messo li un po’ come per rendere un ultimo omaggio alla loro passata e lunga carriera di tribute del gruppo rock fiorentino.
Le Maschere
Ma è stata anche la serata degli Unconditional Reflex,secondi classificati, nella scorsa edizione, ad una incollatura dai Julian Mente(impossibilitati a venire da quel di Foligno). Come sempre Roberto Spagnoli, riesce sempre a dare il massimo e a far dare il massimo alla sua band. Gli Unconditional sono giovani ed energici. Stanno per pubblicare il loro primo CD, la registrazione è a buon punto … Hanno lavorato sodo quest’estate in sala d’incisione. Ma la passione per la musica ed il rock’n’roll non li ferma. Come non ferma Le Maschere, altro gruppo di quelli di maggior successo della scorsa edizione di Anime di Carta. Vintage solo anagraficamente: dentro lo spirito di leoni in piena caccia nella savana.
Roberto Spagnoli e Francesco Patané degli
Unconditional  Reflex
Scatenati sul palco come non mai, Le Maschere, che nel corso della loro attività musicale hanno fatto da spalla a molti gruppi beat e rockabilly che sono giunti da Oltremanica, rappresentano la generazione di eterni ragazzini pestiferi che non rinuncia al sound, come non rinuncia a stivali di pelle, ai pantaloni a zampa d’elefante o agli jeans “Roy Roger's”, agli occhiali scuri e alla fascia ferma sudore sulla fronte. Ma soprattutto non rinuncia alla musica a “Una Birra, un gin e… rock’n’roll”come cita una loro canzone in stile beat anni ’60. Il rock vero è questo: quello che si ha nell’anima. Le Maschere ne sono un chiaro esempio. Tornando agli Unconditional Reflex, hanno saputo anche in questa serata inaugurale di Anime di Carta proporre un repertorio di brani originali hard rock/sleaze alto livello … quel livello che li ha fatti arrivare molto in alto.
Lorenzo Caccianini (Eneide)
Molto bello come sempre “My Child”, un pezzo che è una ballata d’amore rock, d’atmosfere un po’ più soft rispetto agli altri brani!!!! 
Per finire due parole sui Cattivi Propositi, che qui citiamo per ultimo ma si sono in realtà esibiti per primi! Anch’essi un po’ espressione dell’avanguardia musicale … ovvero di quelli che c’erano prima ed hanno insegnato un po’ tutto agli altri. Le band mature alla fine hanno questo pregio, poter dire di essere sempre un passo avanti agli altri… Daniela Versino è la bravissima e simpaticissima vocalist di questo gruppo dall’anima nera! Soul e rhytm’n’blues è la loro fede, la loro vocazione artistica. Eseguono con stile i grandi classici della storia di questi due generi, “padri putativi” del rock’n’roll. Tra i brani che che ci hanno maggior mente impressionato senza dubbio versione in chiave rhytm’n’ blues di “Can’t Buy My Love” dei Beatles, davvero bella. 
Anime di Carta prende il via ufficialmente solo martedì prossimo … il nostro augurio alle band che quest’anno vi partecipano è quello di ottenere la maggior visibilità ed il miglior successo possibile. Ora come sempre in questi casi vale il detto “quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare!

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