sabato 19 ottobre 2013

L'onda di Katres

Report:Daniele Crescenzi
Foto:Fabio Spagnoletto
Ci sono onde che rimangono semplici cavalloni e s'infrangono sulle spiagge senza lasciar traccia di se. Poi ci sono gli tsunami, che lasciano dietro di loro tracce di un disastro. E poi ci sono le onde perfette: quelle che i surfisti aspettano da una vita di cavalcare con le loro tavole.
 Sicuramente l'onda di Katres fa parte di questo tipo. Una tavola da surf, che nel suo specifico non è altro che una chitarra da suonare. L'onda è quel sogno fatto di musica, che oggi per lei ha un nome ben preciso: "Farfalla a Valvole". Si tratta del titolo del suo disco. Un disco che da alcune settimane sta presentando un po’ ovunque, incassando successo di pubblico e di critica. Di Katres abbiamo detto molto: si chiama Teresa Capuano, è nata a Catania ed è cresciuta a Napoli. Ha amato la musica sin da bambina,grazie ad una sua zia cantante. 
Ha partecipato a molti concorsi ricevendo attestati di stima e piazzandosi sempre in posizioni di riguardo: semifinalista al Premio nazionale “L’artista che non c’era” e al Premio “Fabrizio De André” nel 2010, vincitrice del premio “Best songwriter” al Demo’s lady award, premio indetto dal programma Demo di RAI RadioUno, seconda classificata al premio “Demo d’autore” sempre nel 2010, Vincitrice del Premio della Critica al Premio Stefano Rosso nel 2011.
Parliamo di un’artista dal talento vero. I “Katresnauti” sono i suoi fan, appassionati che ormai la seguono ogni dove . Segno di come la sua musica sa penetrare subito nel cuore della gente. Una musica semplice ed efficace che parla di cose semplici. Il suo album racconta in nove tracce il viaggio ideale di una donna, attraverso i vari mutamenti della vita. Cambiamenti di immagine, viaggi, spostamenti, amori finiti e poi ritrovati, ricerca delle proprie origini. Ci sta un po’ tutto dentro questo lavoro. Presentato live al Contestaccio lo scorso 11 ottobre, “Farfalla a Valvole” live party è stato un successo di pubblico sotto ogni punto di vista. Gli scatenati “Katresnauti” hanno cantato e ballato con lei, una grande festa di allegria e ritmo. Voluta e diretta da Federico “Fefo” Forconi degli Almamegretta, direttore artistico del Contestaccio.
 Non poteva andare meglio il suo compleanno in quella serata di un caldo venerdì tipico da ottobrata romana, dove tante persone si sono assiepate al Contestaccio per non lasciarsi sfuggire l’appuntamento con la loro beniamina. Katres ha dato vita ad uno spettacolo intenso e rigoroso, dove ha cantato brani tratti dall’album “Farfalla a Valvole” ma anche no. “Coiffeur”, “Conto e Canto”, “Madreterra”, “Via dalla Mia Vita“,“Rotolo“, “Dicembre” ,“Bla Bla Bla“,“Sogni e Fantasmi”,” Come Un’Onda“, brani estratti da "Farfalla a Valvole", ma anche singoli non inclusi, che hanno saputo conquistare la platea e garantire un grande spettacolo di qualità. Katres rappresenta sicuramente una delle più talentuose artiste emergenti del panorama della musica d’autore italiana di oggi. 
Un fiore in un deserto … capace di un’inventiva che pochi hanno; sensibile, ironica, sostanzialmente popolare, passionale, mediterranea in tutti i suoi aspetti. “Madreterra” è un po’ il manifesto della sua musica, una musica che parla di radici profonde proiettate verso il futuro. 
Non si può che non sperare bene per questa giovane artista molto dotata. 
Una speranza per il futuro della musica italiana, salvata in extremis sempre da qualcuno, chissà che nei prossimi anni non sarà lei a salvare questo fatiscente panorama musicale italiano quasi incapace di rinnovarsi ed impossibilitato ad uscire dai soliti schemi.
Ma non saremmo corretti se non diremmo che insieme a lei ci stava, la sera dell’11 ottobre anche un’altra valida cantautrice molto giovane; Ghita Casadei meglio conosciuta solo come Ghita. Anche lei personalità gioviale, una voce incantevole che accompagna le sue melodie. Una nuova generazione musicale che in Italia , malgrado quel che si pensa, per fortuna c’è.

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