lunedì 14 ottobre 2013

Cantautori vecchi e nuovi alla "Notte Bianca dei Cantautori" del Teatro di Tor Bella Monaca

Mario Castelnuovo, uno degli artisti più attesi dal pubblico
 nella Notte Bianca dei Cantautori
La vena artistica italiana non si è esaurita! Come esistono sacche di ricchezza in una nazione in piena crisi economica, così esistono sacche di resistenza culturale all'invasione della musica commerciale imposta da radio e televisione. L’unico ma grandissimo problema è l’impossibilità di trovare degli spazi per validi cantautori italiani che ancora hanno “tante cose da raccontare per chi vuole ascoltare” come recitava “L’Avvelenata” di Francesco Guccini. Nonostante quel che si pensa, la musica italiana d’autore non è morta! E’ viva e vegeta e grazie a Dio, non siamo rimasti solo con quelli che escono da “Amici”, ma abbiamo ancora tanti bravissimi cantautori che non si vendono ai format televisivi e fanno la musica che vogliono andando avanti con coraggio e dedizione. Tra i pochi spazi a loro dedicati, una serata al Teatro Comunale di Tor Bella Monaca in Roma. Il 5 ottobre passato, venticinque artisti, tra giovani promesse e cantautori affermati si sono alternati sul palco di un teatro, gremito di gente fino alla fine per la “Notte Bianca dei Cantautori”
Dalle 21.30 alle 3,00 del mattino. Una carrellata di talenti che hanno saputo entusiasmare il pubblico intervenuto. Una serata fortemente voluto da Ernesto Bassignano, cantautore, critico musicale e giornalista e dall’attore,regista, cantautore, sceneggiatore e scrittore (…e chi più ne ha ne metta!) Alessandro Benvenuti, che attualmente ricopre il ruolo di direttore artistico del teatro romano. Bassignano ha un passato di tutto rispetto avendo fatto parte del cast fisso del Folkstudio, dove ha avuto modo di proporre le sue canzoni e dove ha conosciuto altri giovani cantautori e musicisti come Ludwig ed Edoardo De Angelis e i più giovani Francesco De Gregori, Antonello Venditti e Giorgio Lo Cascio.
Mariella Nava, straordinaria come sempre
Grande amico di moltissimi artisti del calibro di Umberto Bindi, Stefano Rosso, Mario Castelnuovo, Mariella Nava, Grazia Di Michele, Mimmo Cavallo, Sergio Caputo che hanno fatto un po’ la storia del cantautorato italiano, Bassignano ora è impegnato nella rinascita della musica d’autore italiana. Per tale ragione conduce su Radio Città Futura la trasmissione “Rodeo” insieme con Pierluigi "Piji" Siciliani, dal lunedì al venerdì dalle ore 19 alle 21, dedicata alla musica d'autore emergente e insieme ad altri suoi collaboratori dirige il teatro "Arciliuto" dove ogni lunedì giovani cantautori hanno occasione di esprimersi e farsi conoscere. La serata al teatro di Tor Bella Monaca fungeva un po' da vetrina per l'attività dell'Arciliuto. 
Non hanno voluto mancare all'appello per questa "Notte Bianca dei Cantautori" vecchi cari amici di Bassignano come Mario Castelnuovo, Mimmo Cavallo, Mariella Nava, Roberto Kustler, Grazia di Michele ed Edoardo De Angelis. Insieme a loro la generazione emergente, che sogna di rivivere i successi di questi grandi artisti: Simone Avincola, Katres, Pierluigi “Piji” Siciliani, Ghita, Sabrina Zunnui, Giulia Pratelli, Fabrizio Emigli, Erika Boschiero, Nina Monti, Roberto Giglio. A loro il nostro grandissimo "in bocca al lupo" per riuscire nell'intento di riportare la musica d'autore italiana di nuovo al centro dell'attenzione, nonostante le avversità di un mercato discografico piegato alla "legge dei talent show" televisivi. I veri talent sono questi: qui si trovano veri talenti.
Il grandissimo Edoardo De Angelis
 Una serata che ha saputo entusiasmare non solo perché sul palco sono passati i protagonisti assoluti della musica italiana come Mario Castelnuovo o Mariella Nava e pezzi di storia italiana come Edoardo De Angelis, ma proprio perché si è vista una speranza per la musica. Tra gli emergenti più interessanti vanno segnalati senza dubbio il giovane cantautore romano Simone Avincola, degno erede di Daniele Silvestri e di altri cantautori che riportano in auge la musica d’autore condita un po’ con le ballate popolari romanesche. Poi Fabrizio Emigli, con la sua voce molto simile a quella di Michele Zarrillo e la sua musica un po’ malinconica ed introversa, Pierluigi Siciliani detto “Piji” con il suo swing d’autore un po’ musica un po’ spettacolo, che ricorda molto il grandissimo Rino Gaetano nel modo di stare sul palco. Poi la bellissima ed tenera voce di Erika Boschiero, estremamente calda e delicata, davvero considerevole. Quindi Katres, della quale abbiamo già parlato spesso: una cantautrice che in verità, nonostante abbiamo avuto modo di incontrarla più volte, continua ogni volta a sorprenderci per le sue qualità canore e la sua bravura nel comporre.
La giovane e bravissima Katres
Bravissime anche le giovanissime Ghita, Giulia Pratelli e Sabrina Zunnui. Potremmo parlare a lungo di tanti altri artisti emergenti che ci hanno piacevolmente sorpreso. Non hanno affatto sfigurato accanto ai grandissimi ospiti intervenuti. Mariella Nava era di certo tra le più attese, come lei Grazia Di Michele, Mario Castelnuovo ed Edoardo De Angelis. Mimmo Cavallo ha saputo regalare un istante di grande divertimento con il suo successo “Uh Mammà!” Divertentissimo anche Alessandro Benvenuti e da un’artista poliedrico come lui, lo spasso non poteva che essere assicurato. Ci sono stati anche momenti di riflessione come quando Edoardo De Angelis si è soffermato sul tema del femminicidio, dopo aver cantato il suo più grande successo “Lella”, ballata popolare entrata a far parte della cultura della romanità, che parla dell’uccisione di una donna per mano del protagonista della canzone che si confessa ad un amico, facendogli giurare a quest’ultimo di non farne parola con nessuno (“te lo vojo di’ che so’ stato io; che so’ quatt’anni che me tengo sto segreto. Te lo vojo di’ ma nun lo fa’ sape’. Nun lo di a gnisuno tiettelo pe’ te” recita il ritornello in dialetto romanesco) “Negli ultimi tempi canto questa canzone sempre malvolentieri, la canto nei concerti perché me lo chiedono”-afferma De Angelis-“ ma ho sempre meno voglia di cantarla. Oggi troppe donne vengono uccise, e cantare una canzone che narra di una storia popolare che include l’omicidio di una donna rende sempre meno piacevole cantare questa canzone”. Ha deciso perciò di scrivere una canzone che si presenta come l’opposto del tema di “Lella”, ovvero un appello contro il femminicidio: si intitola “Non Uccidete Anna”. 
Fabrizio Emigli uno dei più
 interessanti artisti emergenti
Ogni volta fa seguire l’esibizione di “Lella” da questa canzone. Un momento di riflessione, tra l’altro non l’unico della serata, Bassignano ha voluto ricordare la recente tragedia di Lampedusa con il brano “Al di La del Mare”, Rossella Seno ha proposto una serie di canzoni ispirate a temi ai temi forti della vivisezione e della condizione schiavitù delle donne nel Terzo Mondo anticipate da letture di brani di Alda Merini su questi temi. La stessa Grazia Di Michele ha voluto ricordare il tema difficile dell'immigrazione con una canzone dedicata ad una bambina che ha incontrato durante un suo viaggio alle isole Seychelles. "In quel paradiso io ho incontrato una bambina che sognava di venire in Italia. Suo fratello vive già a Milano e fa il lavavetri negli incroci con i semafori. Noi europei o comunque noi del mondo civilizzato andiamo a cercare il nostro rifugio in quei paradisi e vorremmo vivere li per sempre. Li invece c'è gente che sogna di venire nel nostro Paese perché sogna un futuro migliore. E' strana questa contraddizione", ha detto Grazia Di Michele. Nella serata non sono mancati gli omaggi a grandi artisti scomparsi come Fabrizio De André, ricordato da Roberto Kustler ed Umberto Bindi spesso ricordato da Ernesto Bassignano in più di un'occasione nel corso della serata da lui condotta. Alessandro Benvenuti rende omaggio a Guccini con una sua personalissima versione de "L'Avvelenata". Poi Stefano Rosso, ricordato da Lino Rufo, Giulia Pratelli, Katres ed altri artisti che non hanno dimenticato questo straordinario artista. Insomma una serata che come ci è sembrato ha voluto fare un po' da tramite per il passaggio di testimone dai grandi maestri del passato alle nuove leve della musica d'autore italiana.

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