giovedì 5 luglio 2012

Inni Antichi e Canti Popolari nel nuovo album di Girolamo De Simone in presentazione alla Centrale per i Beni Sonori


Venerdì 6 luglio 2012 all’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi in Roma, Claudio Bonechi e Maurizio Piscitelli presenteranno al pubblico e alla stampa Inni e antichi canti, il nuovo album di Girolamo De Simone. Il nuovo disco addensa impegno per i territori ‘difficili’ e ricerca, all’insegna di una inedita forza comunicativa. Antichi percorsi spirituali attualizzano un affascinante percorso di archeologia contemporanea, rivificando i più arcaici frammenti gnostici: “La musica riesce come e più di altre discipline artistiche a reperire l’identico e il diverso tra culture – dichiara De Simone – determinando grazie alla sua naturale ‘astrattezza’ i territori condivisibili e quelli che ci mostrano l’altro nella sua differenza. Riconoscerla è parte del gioco: ne scaturisce meraviglia, sorpresa, ammirazione. Alla fine, tutte le cose sono in costante evoluzione, e chi si occupa di conoscenza lo sa benissimo”.
Nato a Napoli nel 1964, Girolamo De Simone vive e lavora alla periferia della metropoli partenopea, alle pendici del Monte Somma, a ridosso del Vesuvio. Musicista e agitatore culturale, è considerato tra i principali esponenti della musica di frontiera. Inni e antichi canti è il frutto di una ricerca volta alla riscoperta del passato, alla “trasferenza” e alla rielaborazione personale filtrata attraverso illuminazioni e coincidenze. È il secondo tassello di una trilogia inaugurata due anni fa con Ai piedi del monte e si caratterizza per le rielaborazioni al pianoforte e alla spinetta di antichissimi frammenti vocali orientali e occidentali, dalle antifone del Gregoriano simplex ad antichi canti siriani di ispirazione gnostica, cogliendo consonanze, affinità e confluenze tra diverse aree geografiche, da Gerusalemme a Benevento.
La presentazione romana sarà anche l’occasione per illustrare un nuovo progetto promosso dall’Associazione non profit Ferenc Liszt e caro a Girolamo De Simone: “quello che accade in Siria, culla della spiritualità, è gravissimo. Per questo devolverò tutti i proventi derivanti dalle vendite di Inni e antichi canti alla ripresa del dialogo interreligioso. Grazie al progetto Nebi Uri, raggiungeremo i bambini siriani”. Nebi Uri prende il nome da uno dei Santuari in cui per centinaia di anni musulmani e cristiani pregarono insieme: è un’iniziativa gratuita che coinvolgerà gli alunni di alcune scuole ad indirizzo musicale del territorio vesuviano, con lo scopo di realizzare un kit musicale contenente arrangiamenti di melodie cristiane e islamiche (con video con lezioni, spartiti, esempi di realizzazione audio) da inviare ai bambini in Siria.

Venerdì 6 luglio 2012
h. 17.30
Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi
(già discoteca di Stato – Museo dell’Audiovisivo)
Via Michelangelo Caetani, 32
Roma

Info: http://www.girolamodesimone.com

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