sabato 21 dicembre 2013

Gli eccezionali Alphawave, tornano live e aprono la stagione dei nuovi concerti all'Alvarado Street

Report: Daniele Crescenzi
Foto di Alberto Costantini
Sabato 14 dicembre, si è tenuto all'Alvarado Street di via Attilio Mori, nel cuore del quartiere Pigneto a Roma, il primo fenomenale live degli Alphawave, che proprio all'Alvarado hanno dato il via al loro nuovo tour. Nati come gruppo di spalla del cantautore calabrese Antonello Brunetti, gli Alphawave, così come li conosciamo oggi, vedono Fabio Vitale alla chitarra elettrica, Davide Miccinilli alla batteria, Michele Marchesano al basso, e per l'appunto Antonello Brunetti alla voce e chitarra semiacustica/acustica. La loro musica ha varie sfaccettature, quasi sfumature differenti, come se ogni pezzo fosse una storia a se. Caratterizzati da una forte tendenza verso il brit-pop di ultima generazione, gli Alpahawave si ispirano ai Muse particolarmente, ma anche un po' a mostri sacri come Sir Paul McHartney dell'ultimo periodo (influenza molto presente nel brano "Man From Mars"). Questo per quanto riguarda le loro composizioni in lingua inglese, perché gli Alphawave, cantano e compongono anche in italiano, seppur in minima parte. I brani italiani "Ordine" e "Nello Stato Liquido" sono più psichedelici, visionari, molto garage rock. Ricalcano la musica alternativa di gruppi pionieri come i Verdena o il Banco del Mutuo Soccorso, ma anche più recenti (tipo Afterhours) con una maggiore attenzione alla parte melodica e strumentale. Gli Alphawave sviluppano fin da subito un'incredibile affinità musicale e personale, collaborando come band in 3 brani del primo album da solista di Antonello, “Open To Change”, uscito il 30 Maggio 2011.Il primo loro  EP  è uscito l'11 Ottobre 2013, anticipato dal singolo "Illusions", piazzandosi al 2° posto degli album alternative più venduti in Italia su GOOGLE PLAY e ITUNES, e nella Top 30 della classifica generale italiana. Ed è infatti "Illusions" a diventare già il primo singolo di grande successo della band, quello più atteso dai numerosi fans che li seguono tutt'ora. "Illusions" ha una sua natura più blues rock, che progressive. Ha sicuramente una maggiore affinità con la musica di gruppi come i Guns'n'Roses e di altri gruppi southern rock come The Allman Brothers Band, Aerosmith, Boston o finanche a scomodare i Rainbow del periodo Graham Bonnet (1979-1980). 
Insomma un brano molto "radiofonico", anche se di altissima qualità. Proprio questo brano ha spinto l'intero EP nella Top 30. All'Alvarado gli Alphawave, hanno presentato oltre che tutti i brani dell' ultimo lavoro solista di Antonello "Open To Change" e dell'EP "Illusions" che oltre al già citato brano, include:"Away From Me"(brano molto prog che ha aperto il concerto),"Now I Realize","Another Suitcase" e "Man From Mars". Una scaletta di sedici brani di sicuro impatto: "Open To Change" ha la potenzialità di un vero tormentone se sfruttato bene e soprattutto sostenuto dalle radio. Sicuramente bella ed emozionante anche "Another Story, Another War", con un'intro di pianoforte molto delicata che si pone ad unico sostegno della voce di Antonello."Chi pagherà il prezzo dei nostri fallimenti. Questo mondo è insano, abbiamo perso il controllo.
L'umanità ha smarrito la sua strada...", recita la traduzione italiana del testo. Un testo molto impegnato, sicuramente interessante che la cui melodia ha vaghi richiami al renissaince rock, al gothic rock e al post-punk. Una sorta di nuovo "My Immortal" degli Evanescence, ma con un intro sensazionale che ricorda molto quello di "TheYear of the Cat" di Al Stewart. Tra i pezzi sicuramente migliori, che ci sono particolarmente piaciuti, oltre ai già citati: "Ordine" (brano rock, caratterizzato da un ritornello accattivante quasi bossa nova), "Almost Full Moon" (visionaria come il poetico titolo, forse la canzone più brit-pop del gruppo) ed "Immature Maturity","Another Suitcase" e "Underwater". Una band sicuramente da seguire. 

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