Ladri De
Kaine (LDK) in dialetto cavense (da "Cave": cittadina della provincia di
Roma, situata tra i monti Prenestini e i colli Albani) letteralmente
significa "Ladri di Galline".Il nome
nasce da una battuta scherzosa. Il gruppo, invece, nasce l’anno scorso dalla
passione di questi ragazzi per la musica popolare e la voglia di far
divertire la gente che li ascolta.A fondare il
gruppo, Emanuele... Picozzi, all’organetto diatonico , e Daniele alla tammorra, e Francesco Scalise, chitarra e
voce. Ultimi arrivi del gruppo, l’incantevole voce di Lucia
Conte e Gianluca
Mazzenga alla tammorra.
Il gruppo è quindi al completo.La fusione
di più strumenti, suonati abilmente e con passione, l’intraprendenza, il saper
apprezzare a fondo questo genere di musica e l’ironia che li contraddistingue,
portano gli LDK a snodare il loro repertorio attraverso vari generi:
tarantella, pizzica, taranta, saltarello, tammurriata e chi più ne ha
più ne metta. Il repertorio è variegato.
Il tutto
rivisto e rivisitato, oppure riprodotto fedelmente, ma in ogni caso
riportato alla luce. Il gruppo ha già all’attivo molteplici esibizioni
in diverse occasioni.
Passare una
serata in compagnia degli LDK significa trascorrere qualche ora in
allegria, spensieratezza, ma soprattutto, ascoltare buona musica.I pezzi sono
coinvolgenti e tengono viva l’attenzione di un pubblico variegato ed
eterogeneo.
Attraverso
gli LDK riprendono vita melodie incalzanti, che trascinano la voce e le
gambe su ritmi sincopati ai quali è impossibile non cedere!
Anche loro,
dunque, cavalcano l’onda di questo "rinascimento", che altro non è che la
riscoperta di una musica, densa di storie e tradizioni, espressione
di gioie e dolori di quei popoli del meridione, sempre
accompagnati
da un fardello troppo pesante, il fardello del riscatto.
Un ritorno
al passato, insomma, che ci riporta con la mente ad antiche feste di
paese e ritornelli cantati dai nostri nonni, tenendoci però
saldamente
ancorati ad un presente che riesce ancora a trovare spazio per le
tradizioni Ed è proprio questo ciò che lega i componenti degli LDK: la voglia di
fare buona musica riscoprendo il passato, non prendendosi troppo sul serio,
ma facendo divertire chiunque incroci le loro note. La musica, dunque, come
testimone di un trascorso genuino, di un passato fervido e puro.
La musica
come mezzo di intrattenimento, ma anche canale culturale a pieno titolo. La
musica come stralcio di storia intersecata tra le corde di una chitarra o
che gira insieme allo scialle di una "tarantolata".
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