Report: Daniele Crescenzi
Foto: Daniele Crescenzi e Max Capuano
L'autostrada questa volta non
porta all'inferno (Highway to Hell), ma in paradiso. Un paradiso fatto di
bellezza, bravura ed allegria. La grande festa a suon di rock, per celebrare un
doppio compleanno, quello della batterista Misa e della bassista Anais. Le
Highway to Her, unico tributo italiano tutto al femminile dei mitici AC/DC
hanno fatto le cose in grande, come era giusto che sia. Tanti tantissimi amici,
non hanno voluto mancare a questa festa nello splendido scenario del Mahalia di
Via Ilia. Uno show con tanti ospiti che hanno condiviso il palco del locale,
con le ragazze, scatenatissime come sempre. Sono intervenuti tra gli altri
Martina Bertini ( basso delle Desperate Blues Girls), Camillo Albertini
(batterista degli AC/HD), Davide Zezza dei Drunken Monkeys, Stefano Cascio
(chitarrista degli Aredhea e dei Rokkhard, improvisatosi cantante per
l'occasione), Alessandra, vocalist delle Mia Wallace e tanti altri amici che
non pur non essendo saliti sul palco, calorosamente dal pubblico hanno fatto sentire
la loro rumorosa e preziosa presenza (Damir Rapone dei W.H.I.P., Mauro Fiore
degli Inverso, Silvia "Skull" Pietroni degli One Eyed Jack, tra gli
altri). Abbiamo detto come Marilisa
"Misa" Asci alla batteria e Anais Noir al basso erano le due festeggiate
in quanto, il destino ha voluto che nascessero lo stesso giorno, e poi dopo
qualche anno si incontrassero quasi per caso, per diventare membri di una band
particolare che rende omaggio al gruppo australiano più famoso del pianeta,
mettendo un pizzico di quella eleganza tutta femminile che contraddistingue una
"female band" come questa.Uno dopo l'altro sono stati eseguiti tutti
i più grandi successi di questo gruppo, interpretati e riarrangiati per la voce
di Kate Sale, che ne fa un'interpretazione molto raffinata, soprattutto di
brani come "Rock'n'Roll Train" oppure "You Shook Me All Night
Long".
Come sempre lo show ripercorre le
tappe più importanti della carriera degli AC/DC, ma si concentra molto sull'album "Back in Black", il loro
disco di maggior successo, primo dopo la morte di Bon Scott e l'ingresso nella
band di Brian Johnson ed il secondo disco più venduto al mondo, dopo
"Thriller" di Michael Jackson. Vengono proposti da quest'album
"Back In Black", con una special guest alla chitarra ovvero Davide
Zezza dei Drunken Monkeys, una scatenata "Given the Dog a Bone",
"Rock and Roll Ain't Noise Pollution" e la già citata e
bellissima "You Shook Me All Night
Long".
Dall'album "Highway to
Hell", con il quale le ragazze hanno giocato con il nome, "Highway To
Her"( dove la parola "Hell" cioè inferno diventa
"Her", "lei") arriva il primo potente pezzo "Girls Got
Rhythm" e non poteva che essere così per aprire le danze, al quale segue
"You Shook Me All Night Long" e "It's A Long Way To The
Rock'n'Roll".
Un inizio scintillante. Poi tutti
i tanti intramontabili e bellissimi
pezzi della band culto dell'hard rock: "Thunderstruck" cantata con la
partecipazione di Camillo Albertini degli AC/DC alla batteria, Stefano Cascio
degli Aredhea, Martina Bertini e Raffaella Monza delle Desperate Blues Girls.
Grande finale naturalmente, sempre in ensemble con i tanti ospiti affidato
naturalmente alla goliardica ""Highway to Hell", a conclusione
di una festa clamorosa, resa possibile anche dallo scatenato e straordinario
pubblico. Ancora una volta la passione e la straordinaria energia trascinano e si impossessano il pubblico, che non può far
altro che liberarsi di ogni inibizione e cedere al ritmo. Non poteva essere in
altro modo. Le “Highway” hanno saputo conquistare anche il Mahalia.
Un ringraziamento a questo locale
molto elegante che si trova nei pressi di via Appia Nuova.
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