Non poteva andare meglio la prima
de “L’Avaro” al teatro Tirso De Molina a Roma. Pietro Romano, regista e
protagonista assoluto di questa commedia liberamente ispirata al romanzo di
Moliére ha entusiasmato il pubblico in maniera assoluta, risultando une degli
Arpagone più divertenti ed esilaranti mai visti. Due ora di puro divertimento,
scandito con tempi rapidissimi, quasi cinematografici; un cast di attori
semplicemente straordinari, che incarnano i vari personaggi della commedia in
maniera insigne. Pietro Romano è un mattatore completo che si concede spesso a
delle improvvisazioni fuori copione, interagisce con il pubblico, uscendo tal
volta dalla scena alla maniera di un cabarettista per poi ritornare a vestire i
panni dell’Arpagone e rientrare rapidamente nei ranghi della commedia. Ma
sarebbe ingiusto, non dare merito dell’ottima messa in scena di questa
commedia, ai compagni d’avventura di Romano, partendo dal grandissimo Stefano
Antonucci, nei panni del servo Freccia, con una personalità ambigua: subisce da
anni le angherie e le umiliazioni di Arpagone e per questo vuole vendicarsi,
tentando in tutti i modi di imbrogliarlo con la complicità dei figliastri di
Arpagone Cleto ed Elisa, ma essendo anche un divertentissimo impiastro, non ne
combina una giusta e riesce sempre a farsi scoprire o causare danni ad altri.
Come nel caso in cui ruba il prezioso scrigno dove Arpagone tiene nascosti i
suoi soldi, tentando di far ricadere la colpa sull’altro servo Valerio, innamorato
di Elisa e disposto a tutto pur di sposarla, anche a sfidare Arpagone, che ha
promesso la ragazza al ricco ed anziano Don Anselmo. Altra straordinaria figura
è quella di Frosina, donna molto disinibita e sedicente amica di Arpagone, che tenta invano
di ottenere delle ricompense per i servigi che gli rende.
Frosina è
interpretata da una fantastica Francesca La Scala che interpreta insieme a
Pietro Romano una lunghissima e divertentissima scena, forse la migliore in
assoluto di tutta la commedia, scandita da ritmi rapidissimi, dove entrambi gli
attori danno vita a gag divertentissime ed irresistibili. Frosina è
intenzionata a farsi pagare il servizio di aver trovato una ‘fidanzata’ ad
Arpagone, la misteriosa Mariana, della quale si sa solo che è molto ricca, ma
non si conosce altro, nemmeno il viso che tiene sempre coperto da un velo. Qui
Frosina tenterà in tutti i modi di ottenere la giusta ricompensa, giocando
anche la carta della seduzione, con manovre provocanti che si scontrano con il
temperamento burbero di un Arpagone combattuto dall’attrazione che ha per
Frosina e l’interesse per i soldi dei quali non vuole privarsi per nessuna
ragione. Una scena dove si vede sintonia ed incredibile affiatamento tra i due
attori. Sicuramente un riadattamento del romanzo di Moliére, davvero singolare,
ma assolutamente piacevole da vedere, dove alcuni personaggi, riserbano
caratteri e ruoli diversi rispetto all’originale, primo tra tutti il figlio di
Arpagone Cleto, che il bravissimo Stefano Natale lo fa diventare un ragazzone
sciocco ed immaturo, tra le figure più esilaranti di questa commedia. Da citare
anche Serena D’Ercole nel cast (Mariana), Valeria Palmacci(Elisa) e il
grandissimo Antonio Fulfaro nella parte di Don Anselmo.
“L’Avaro”per la regia di Pietro Romano, scene di Antonio Mellini, costumi di Giacoma Mellini, trucco di Antonio Ciaramella; dal 13 novembre fino al 1° dicembre al Teatro Tirso De
Molina di Via Tirso 89, Roma.
Per info e
prenotazioni: 06.8411827 Cell: 329.5618223- www.teatrotirsodemolina.it
UFFICIO STAMPA
Giampiero Vigorito (mob. 335/5473497 - 340/3563931)
Nadia Rosciano (mob. 335/5649355)
Sicuramente da non perdere.
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