Chris Cohen, batterista, autore e polistrumentista già presente tra le
fila di Deerhoof e Ariel Pink’s Haunted Graffiti, con il primo album
solista per la label di Brooklyn Captured Tracks (Wild Nothing, Beach
Fossils, Mac DeMarco, Blank Dogs), dimostra una padronanza stilistica
eccellente. Chris è un abile mestierante di quella coolness
piacevolmente indie snob che caratterizza le produzioni americane più
hype e innovative, vedi Julian Lennon e Cass McCombs. L’esordio solista
dell’ex batterista di Ariel Pink arriva a 37 anni suonati, in piena
maturità stilistica e ha l’odore del tesoro ritrovato, una
consapevolezza cantautorale che porta alla mente gli ottimi dischi
solisti di Father John Misty e Atlas Sound, aka Bradford Cox.
‘Overgrown Path’, l’esordio di Chris Cohen, conta su melodie finissime ma all’occorrenza vorticose, psichedelia leggera, ballate indolenti, cori e coretti, grande fruibilità, molti tempi lenti e grande attenzione affinché tutto suoni come deve suonare: avvolgente, calmo, conciliante, elegantemente polveroso. Sempre con un filo di voce, le chitarre ben presenti, costruite su microcosmi di piccole e larghe note, gli ampi spazi, pianoforti e batterie pastose, reminiscenze.
Chris Cohen è un abile chansonnier, capace come pochi nel mescolare tendenze indie vintage e il classico lirismo americano, Neil Young su tutti. Tanta psichedelia che porta alla luce un attento studio degli anni ’60 e la lezione moderna del suo amico Ariel Pink, ma anche dei giovani Tame Impala. Chris Cohen è una sorpresa gradita, un autore dalle doti sopra la media, già incensato da Pitchfork e dalla stampa indipendente.
‘Overgrown Path’, l’esordio di Chris Cohen, conta su melodie finissime ma all’occorrenza vorticose, psichedelia leggera, ballate indolenti, cori e coretti, grande fruibilità, molti tempi lenti e grande attenzione affinché tutto suoni come deve suonare: avvolgente, calmo, conciliante, elegantemente polveroso. Sempre con un filo di voce, le chitarre ben presenti, costruite su microcosmi di piccole e larghe note, gli ampi spazi, pianoforti e batterie pastose, reminiscenze.
Chris Cohen è un abile chansonnier, capace come pochi nel mescolare tendenze indie vintage e il classico lirismo americano, Neil Young su tutti. Tanta psichedelia che porta alla luce un attento studio degli anni ’60 e la lezione moderna del suo amico Ariel Pink, ma anche dei giovani Tame Impala. Chris Cohen è una sorpresa gradita, un autore dalle doti sopra la media, già incensato da Pitchfork e dalla stampa indipendente.
CHRIS COHEN LIVE (+ Jens Lekman)
Mercoledì 5 Dicembre 2012
Circolo degli Artisti, via Casilina Vecchia 42 Roma
Costo biglietto: 12 euro con ingresso libero al giardino
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